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UNA FAMIGLIA AMICA E DEVOTA DI SAN BERNARDINO REALINO, QUELLA DEI GRASSI DI RUFFANO NEL SALENTO ESTREMO

Il quarto centenario della morte del gesuita Bernardino Realino (Lecce, 2 luglio

1616) e stato celebrato con un Convegno internazionale di studi (Lecce, 13-

15 ottobre 2016). Lo meritava questo santo canonizzato soltanto il 22 giugno

1947 da papa Pio XII. Quel gesuita, infatti, nato a Carpi il primo dicembre 1530

ed entrato nella Compagnia di Gesu di Ignazio di Loyola il 13 ottobre 1564, divenne

un punto di riferimento per quarantadue anni, per l’intera societa leccese

e oltre, al punto che ancor vivente fu proclamato defensor civitatis.

L’Universita del Salento ha il merito di aver convocato studiosi e specialisti perche

quella figura singolare di umanista, magistrato, gesuita ed educatore di coscienze

non fu estraneo a tanti processi culturali e, naturalmente, religiosi del

Salento tra Cinquecento e Seicento, nei decenni in cui la modernita si delineo

con precisione nei tratti peculiari del cattolicesimo post-tridentino, dentro regni

assoluti confessionali, come lo era il Regno di Napoli orbitante nel grande “impero” di re Filippo II di Spagna.