Ancora nessun commento

Riflessione sul quinto mistero doloroso, 25 agosto 2020

Meditando il quinto mistero doloroso contempliamo la morte di Cristo in croce. La verità della sua morte ci invita a riflettere sul senso della nostra morte. A ben riflettere, oggi viviamo in una “cultura di morte” e ne facciamo esperienza in una triplice forma. Innanzitutto come “morte fisica”, intesa da alcuni come la fine e l’epilogo conclusivo dell’esistenza, oltre la quale non vi è nessuna apertura alla trascendenza e all’eternità. La seconda modalità è la “morte sociale”. Si tratta di un’esperienza sempre più presente nel nostro tempo. Essa sopraggiunge come mancanza di senso e di speranza, come perdita del valore della vita, come vuoto esistenziale che si consuma nell’abuso di alcol, di droghe e, non ultimo, nel suicidio. La terza forma è la “morte spirituale” a causa del peccato, tema questo quasi dimenticato e ostracizzato dalla cultura contemporanea.