
Era il 22 Febbraio del 2020 quando il rettore dell’Università degli Studi di Parma decise di
sospendere attività didattiche ed esami di profitto a causa dell’emergenza corona virus.
Eravamo ancora agli inizi, poco si sapeva in merito all’origine di questo virus che nella città di
Wuhan, poi diventata epicentro della pandemia, mieteva tantissime vittime compromettendo
l’apparato respiratorio causa polmonite bilaterale portando a morte per arresto respiratorio.
Il cosiddetto “paziente zero”, in Italia, sembrava essere stato proprio un turista cinese proveniente da
suddetta città; studi recenti hanno dimostrato che il virus circolasse sul territorio nazionale già a
partire dal 2019.