
La morte e la risurrezione di Cristo sono, nello stesso tempo, un fatto e un mistero. Si tratta
di avvenimenti realmente accaduti che testimoni attendibili hanno narrato e annunciato come un
disegno arcano che affonda le sue radici nell’abisso dell’amore divino. In un intreccio di parole e di
gesti, di profezia e di rivelazione, di verità celesti e di vicende terrene, la Sacra Scrittura richiama il
volto sfigurato di Cristo che si trasforma e si manifesta come bellezza luminosa e affascinante.
Ma quale rapporto può esistere tra luce e tenebre, realtà che si oppongono e sembrano
elidersi vicendevolmente? Un “prodigioso duello”, è la risposta della liturgia. Una lotta senza
quartiere che sembra non avere un esito predeterminato e che, in ultimo, si risolve in una vittoria
totale e definitiva della luce sulle tenebre, e della vita sulla morte. La vicenda storica apre una
“fessura” dentro il mistero. La fede guarda dentro l’ambiguità della storia e la illumina con la sua
luce incomparabile.