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Omelia Venerdì Santo 10 aprile 2020

Cari amici,
vi ringrazio della vostra presenza anche questa sera accanto alla mia persona.
Non mi resta molto tempo da vivere. Sto per lasciarvi. Come un buon padre di
famiglia al termine della vita, desiderio consegnarvi le mie ultime volontà.
Oggi, Venerdì, è il primo dei tre giorni santi. Mentre vi parlo, mi viene in
mente quando a Gerusalemme ho percorso la via dolorosa e mi sono incamminato
verso il Calvario. Abbiamo attraversato piazze e strade affollate di persone, intente a
curare i propri affari e disinteressati al mio dolore. Accade anche oggi? C’è ancora
fede nelle vostre famiglie e nelle vostre città? In verità, a Gerusalemme alcuni
curiosavano distrattamente per capire cosa stesse accadendo, altri si sono affacciati
dalle finestre e dai balconi delle loro case, e poi sono tornati a svolgere le loro
faccende personali e familiari. Quanto avevano visto non sembrava un spettacolo
meritevole di attenzione. Ero un condannato a morte, come tanti altri.