
Cara suor Moira,
questa sera, con il rito della Professione solenne, consacri al Signore tutta la tua vita. Il brano del Cantico dei Cantici, che è risuonato in questa liturgia, disegna il tuo rapporto con Cristo. Il fidanzamento diventa uno sposalizio. Così ha inizio per te il canto d’amore e la danza nuziale! Cristo Sposo ti prende per mano, cinge i tuoi fianchi e ti invita al movimento leggero dei passi di danza. Vale anche per te quanto si legge in un bel testo giudaico: «Il Signore venne dal Sinai per accogliere Israele, come un fidanzato va incontro alla sua fidanzata»[1].
[1] Mekiltà dell’Esodo 72 b.