
La vita è un pellegrinaggio e la meta finale è cantare in eterno le meraviglie del Signore. In
questa prospettiva, ogni singolo frammento di tempo si trasforma in un esercizio per accordare gli
accenti terrestri alle melodie celesti. La vita è, dunque, preparazione alle realtà future, esercizio
nel tempo dell’attività eterna, tirocinio all’ascolto del coro angelico per inserirsi in esso,
uniformare la voce e partecipare allo stesso canto di lode. Ora tutto è preludio, anticipazione,
imitazione. Mentre ascoltiamo la sinfonia della città celeste, cerchiamo di accordare la nostra
voce, il nostro cuore a quella melodia.