
Cari fratelli e sorelle,
la morte della nostra sorella Francesca lascia in tutti noi una profonda ferita e un intenso
dolore. La sua morte è stata una tragedia inattesa, improvvisa; un evento che ha toccato l’anima di
ciascuno di noi e ha lasciato il cuore nell’amarezza e nel pianto. Quello che è accaduto, dobbiamo
dirlo con verità, è stato un dramma che non doveva accadere e che facciamo fatica ancora adesso
a capire perché sia accaduto. Una donna stava per vivere un momento molto bello e significativo
della sua esistenza: generare un’altra vita, dare alla luce una creatura, mettere al mondo un altro
figlio, frutto dell’amore e segno di unità profonda con suo marito, con gli altri figli, con tutta la sua
famiglia. Si preparava a vivere il momento gioioso della maternità, un’esperienza che nasce
dall’amore e si esprime come un atto di amore. Ogni volta che un bambino viene generato è il
segno di un amore profondo e di una novità. È un nuovo inizio. Ebbene, mentre Francesca stava
per vivere questo momento, misteriosamente e per noi incomprensibilmente, è accaduto quello
che non doveva accadere. Non solo per noi e per il nostro paese, ma per tutti coloro che sono
venuti a conoscenza attraverso i mezzi di comunicazione sociale, questo avvenimento così
doloroso è apparso inaccettabile, e ha lasciati tutti nello sgomento. Ancora oggi stentiamo a
credere e a trovare le ragioni per poter accettare quanto è accaduto.