
Cari fratelli e sorelle,
possiamo considerare la morte da una duplice prospettiva; dal basso e dall’alto, dal nostro
modo di guardare la realtà o dalla prospettiva che viene dalla parola di Dio. Considerata dal basso,
la morte appare come distacco, la conclusione della vita umana, il momento del definitivo
abbandono della vita terrena. In questa visione, non è mai facile affrontare la morte di una
persona cara, amico o parente che sia. Anche quando la conoscenza è solo superficiale, o il legame
affievolito dal passare degli anni, il peso della malinconia – e a volte della disperazione – si
attanaglia facilmente su noi che rimaniamo. La morte produce sentimenti di tristezza, di dolore, di
sconforto. Pensare la morte come una scomparsa genera sensazioni attraversate da una vena di
mestizia e di afflizione.