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Omelia nella Messa di ordinazione sacerdotale di Salvatore Ciurlia, Parrocchia Trasfigurazione, Taurisano, 27 giugno 2018

Caro Salvatore,
questa celebrazione eucaristica durante la quale
sarai ordinato sacerdote cade nella memoria di San Cirillo di
Alessandria (370-444), un protagonista nella Chiesa della
prima metà del V secolo e un punto di riferimento nelle
dispute teologiche che precedettero e seguirono il III
Concilio Ecumenico, celebrato ad Efeso nel 431. Affermata
la fede cristiana nei confronti del paganesimo e del
giudaismo, Cirillo fu molto impegnato nei conflitti emersi
dall’interno della Chiesa cristiana. Debellate l’eresia
novaziana, nestoria e difisita, cercò di ricucire con gli
antiocheni (Patto d’unione nel 433) nel tentativo,
purtroppo fallito, di ricomporre le lacerazioni ormai già
troppo profonde nel tessuto della Chiesa. Figura
controversa, Cirillo fu definito da alcuni “il faraone
cristiano”. Altri, invece, lo indicarono come il «custode
dell’esattezza» ossia della vera fede; altri ancora lo
esaltarono addirittura come «sigillo dei Padri». La liturgia
siriaca e maronita lo ricorda come «una torre di verità e
interprete del Verbo di Dio fatto carne». Papa Leone XIII,
nel 1882, lo proclamò Dottore della Chiesa.