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Omelia nella Messa della vigilia di Natale, Chiesa dell’Hospice, Tricase 24 dicembre 2019

Cari fratelli e sorelle,
il mistero del Natale è, nello stesso tempo, semplice e profondissimo. La semplicità dei
racconti della nascita di Gesù nei Vangeli di Matteo e Luca, ci stupisce. Poche parole fanno
risplendere una grande luce. Luca dice semplicemente che Maria «diede alla luce il figlio
primogenito» (Lc 2,7) e aggiunge che «gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato
dall’angelo» (Lc 2,21). Un racconto molto semplice che, però, mette in evidenza la dimensione
essenziale del mistero. Non si dilunga in tanti particolari come faranno i Vangeli apocrifi. I Vangeli
canonici sono di una sobrietà sorprendente. Questo ci meraviglia e attesta che il mistero, nella sua
profondità, non si può esprimere con le parole. Bastano pochi cenni per dire la verità e lasciare
stupiti, meravigliati.