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Omelia nella Messa della notte di Natale, Cattedrale, Ugento, 24 dicembre 2020

Cari fratelli e sorelle, molto si è detto sul Natale di quest’anno rispetto a quello degli altri anni. Basta richiamare gli aggettivi che sono stati usati per verificare il modo di sentire comune della gente. C’è chi ha marcato soprattutto la novità: diverso, virtuale anomalo. C’è chi ha espresso il suo rammarico: blindato, solitario, triste. C’è infine chi ha salutato la differenza in modo positivo: sobrio, intimo, familiare, rilassante, raccolto, distensivo, riflessivo, consapevole.