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Omelia nella Messa della Madre di Dio, Cattedrale, Ugento 1 gennaio 2017

Cari fratelli e sorelle,

la liturgia di questa giorno, che dà inizio al nuovo anno civile, celebra la maternità divina della Vergine Maria. Nel giorno di Natale, gli angeli hanno cantato “gloria a Dio e pace agli uomini”. Oggi, ottava di Natale, in Maria, madre di Dio, vengono effuse sul mondo attraverso Gesù la benedizione e la pace. Egli è il Figlio benedetto e il Principe della pace. Considerata in questa prospettiva, la benedizione non va intesa come un amuleto, una sorta di azione magica che ci protegge contro ogni avversità, ma come la presenza del Verbo di Dio che comunica agli uomini la vita divina. In lui, la benedizione non è un atto sporadico, ma un’azione incessante, un segno del favore e della benevolenza di Dio. La benedizione non è una parola augurale, ma un’azione che fluisce in modo continuo, inarrestabile, efficace.