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Omelia nella Messa del giuramento dei vigili urbani, Parrocchia Trasfigurazione, Taurisano 26 gennaio 2020

Cari fratelli e sorelle,
abbiamo celebrato da poco la festa di Natale, e ora abbiamo iniziato a vivere l’anno
liturgico nella sua ordinarietà. La prima lettura del profeta Isaia ci ha riproposto lo stesso brano
proclamato nella Messa della notte di Natale. Ha inizio la vita pubblica di Gesù. Il vangelo richiama
le parole del profeta Isaia. C’è una grande unità tra i due testi biblici. La vita di Gesù non è un
avvicendarsi di episodi e di eventi, staccati uno dall’altro, che si susseguono secondo i ritmi del
tempo o della storia, senza che vi sia un progetto già segnato, ma la realizzazione delle antiche
profezie. Dobbiamo imparare a leggere con grande attenzione le letture domenicali per scoprire la
stretta unità che vi è tra di esse. Il Nuovo Testamento non è altro se non il compimento delle
promesse contenute nell’Antico testamento. L’evangelista Matteo pone in maggiore risalto
rispetto altri sinottici il rapporto tra antica e nuova alleanza.