
Cari amici,
il brano del Vangelo che abbiamo ascoltato è il più classico dei racconti vocazionali (cfr. Gv 1,35-42). Voi siete espertissimi nel commentare questo brano, allora ho pensato di proporre una sintetica riflessione sulle parole che scandiscono il tema di questo Convegno: Come se vedessero l’invisibile. L’espressione è molto bella e segna il passaggio di testimone da un testo all’altro. Evangelii gaudium (n. 150) riprende la frase di Paolo VI in Evangelii nuntiandi (n. 76). Questi, a sua volta, cita un passo della Lettera agli Ebrei (11,27). Evidentemente, la frase è così carica di significato da essere ripresa più volte e riproposta da un documento all’altro.