
Cari fratelli e sorelle,
nel contesto di questa liturgia nella memoria di san Luca, celebriamo nella nostra diocesi la festa degli artisti. San Luca è venerato come patrono degli artisti e soprattutto dei pittori perché, secondo un’antica tradizione, oltre che medico sarebbe stato anche un pittore e avrebbe eseguito numerosi ritratti della Vergine. Nel suo Vangelo egli tratteggia il volto di Cristo come espressione della misericordia del Padre, tanto che Dante lo definisce «scriba della mansuetudine di Cristo».
Siamo così invitati a riflettere sul ruolo che gli artisti hanno di far risplendere con la loro arte la molteplici forme bellezza. Certo, la definizione di bellezza non è semplice e univoca. Nella cultura greca, la bellezza era spesso legata alla bontà e alla virtù. Bello è ciò che attrae e suscita meraviglia ed estasi. Bello è anche ciò che è buono e desiderabile, apprezzato ma non posseduto, e che, proprio per questo, è ancora più ricercato.