
Gioisci, Chiesa di Nardò-Gallipoli,
nel giorno nel quale celebri la festa di San Gregorio, patriarca dell’Armenia, divenuto dal IX secolo anche tuo santo patrono.
Gioisci perché ti avvali della protezione di questo instancabile apostolo di verità e di santità, che gli antichi calendari della Chiesa, ancora indivisa, celebrano nello stesso giorno, in Oriente e in Occidente.
La liturgia addita san Gregorio come un luminoso modello di virtù e un intrepido difensore della fede. Egli, infatti, promosse l’evangelizzazione del suo popolo e operò per l’organizzazione della gerarchia nella Chiesa. Per questo uno storico armeno lo ha acclamato come «il nostro progenitore e padre secondo il Vangelo».
Mosè di Corene, Storia dell’Armenia, Venezia 1841, p. 265.