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Omelia a conclusione dell’anno della fede – 23 novembre 2013

Cari fratelli e sorelle,
siamo convenuti in questa Cattedrale per concludere solennemente l’Anno della Fede. Guidati dal
motuproprio di Benedetto XVI Porta fidei e dall’enciclica di Papa Francesco Lumen fidei abbiamo
vissuto un periodo di rinnovamento spirituale. Questa sera, vogliamo chiedere al Signore che si
prolunghi nel tempo il frutto spirituale ricevuto in quest’anno perché in tutti i giorni della nostra
vita, secondo l’esortazione dell’apostolo Paolo, possiamo “credere con il cuore” (cfr. Rm 10,10). Se
consideriamo che nella Bibbia il termine “cuore” indica non solo l’organo materiale, ma la persona
in quanto sede del pensiero, della volontà e dei sentimenti e, per estensione, la sua natura
spirituale ed eterna, comprendiamo il valore dell’espressione paolina. Credere con il cuore è segno
di una radicale trasformazione della persona. La fede, infatti, è la caratteristica di un cuore
rigenerato da Dio.