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Omelia 1 gennaio 2016

Cari fratelli è sorelle,

l’augurio che scaturisce dalla liturgia in questo primo giorno del nuovo anno sociale è la certezza che Dio ci benedice e fa rispendere la luce del suo volto su di noi e su tutta l’umanità. Nella nascita di Cristo, si è manifestato il volto del Dio vicino all’uomo e amante della vita[1]. Da questa convinzione scaturisce l’accorato grido di Papa Francesco nel Messaggio per la giornata mondiale della pace:  «Dio non è indifferente! A Dio importa dell’umanità, Dio non l’abbandona[2].


[1] «Tutte le obiezioni contro Dio nascono dall’idea di un Dio lontano, che non vuole salvare concretamente gli uomini. Ma questa idea nasce, a sua volta, dalla comodità: un Dio lontano è sempre più comodo di un Dio vicino» C. S. Lewis, Lettere di Berlicche, Mondadori, Milano 1998.

[2] Papa Francesco, Vinci l’indifferenza e conquista la pace, Messaggio per la 49° Giornata mondiale della pace, 1° gennaio 2016, 1.