
Cari ammalati di coronavirus, sento il grido d’angoscia che sale dal profondo della vostra anima: <<Sono stremato dai lunghi lamenti. Ogni notte irroro di lacrime nel mio letto. I miei occhi si consumano nel dolore>>(Sal 6,7-8).
Cari ammalati di coronavirus, sento il grido d’angoscia che sale dal profondo della vostra anima: <<Sono stremato dai lunghi lamenti. Ogni notte irroro di lacrime nel mio letto. I miei occhi si consumano nel dolore>>(Sal 6,7-8).