
Cari sacerdoti e fedeli,
la scena che si svolge nella sinagoga di Nazaret è fortemente evocativa e paradigmatica. Esprime un
modello di Chiesa che vale per tutte le generazioni. In ogni tempo, occorre che Cristo sia il centro
della Chiesa e del mondo e che “gli sguardi di tutti siano fissi su di lui” (Lc 4,20).
Nella solenne atmosfera di questa liturgia crismale, anche noi dobbiamo volgere i nostri
sguardi su di lui. «Se lo volete, – scrive Origene – in questa assemblea i vostri occhi possono fissare
il Salvatore. Quando, infatti, tu rivolgerai lo sguardo più profondo del cuore verso la
contemplazione della sapienza, della verità e del Figlio unico di Dio, allora i tuoi occhi vedranno
Dio. Felice assemblea, quella di cui la Scrittura attesta che gli occhi di tutti erano fissi su di lui!
Quanto desidererei che questa assemblea ricevesse una simile testimonianza, che gli occhi di tutti,
dei non battezzati e dei fedeli, delle donne, degli uomini e dei fanciulli, non gli occhi del corpo, ma
quelli dell’anima, guardassero Gesù!».
Sì, felici noi se i nostri sguardi saranno tutti concentrati su Gesù, sommo ed eterno sacerdote
e se, guardando al suo sacerdozio, impareremo a contemplare il sacerdozio di cui tutti noi siamo
rivestiti.