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Laici nel terzo millenio: afasia o testimonianza?

A quarant’anni dal concilio Vaticano II, il tema della vocazione e
dell’azione dei laici nella vita e nella missione della Chiesa richiede una
attenta riflessione e una nuova progettualità. In un momento storico nel
quale «si va plasmando la complessa fisionomia di una nuova civiltà planetaria; mentre la comunità cristiana italiana si prepara a celebrare nel
2006 a Verona il suo quarto convegno ecclesiale nazionale, che ruoterà intorno a tali problemi, c’è bisogno di una nuova primavera del laicato, che
possa letteralmente rianimare, in forme significative e comunicabili, tutti
gli ambiti di vita in cui un fedele laico può essere apostolo: nell’evangelizzazione e santificazione, nell’animazione cristiana della società, nell’opera caritativa; nell’azione pastorale della Chiesa, così come nella
famiglia e nella vita pubblica; in forme individuali e associate; delineando
un nuovo stile di vita, segnato dalla conversione dell’intelligenza e degli
affetti, in cui l’intera rete delle relazioni con se stesso, con gli altri e con il
creato sia abitata dal soffio dello Spirito».