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Intervento al Convegno Nazionale Vocazionale, “Come se vedessero l’invisibile”, Domus Pacis, Church Village, Roma 4 gennaio 2019

Narrare la santità di don Tonino Bello non è solo raccontare, ma è anche interpretare, cercare di comprendere in profondità, rileggere la sua testimonianza e il suo messaggio in modo critico e non superficiale. Chi lo ha conosciuto personalmente ha il dovere di conservare nel cuore quanto ha visto con i suoi occhi, meditare con insistenza su quanto è accaduto, contemplare l’opera che ha grazia ha compiuto in lui e attraverso di lui rimanendo fedeli alla storia, senza forzare la mano per incasellare la sua persona dentro categorie preconcette e ideologiche. Anche chi non lo ha incontrato personalmente è chiamato a considerare la complessa semplicità della sua vita, senza imboccare sentieri interrotti e disperdersi nel dedalo delle molteplici possibili interpretazioni, sopravvalutando un aspetto, a discapito della ricchezza della sua personalità.