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In memoria di Beppe Micunco

Caro Beppe, ti scrivo con le lacrime agli occhi e il dolore nel cuore. Ho seguito il tuo calvario da lontano, ma era solo una distanza geografica. In realtà, le notizie che mi sono giunte in questi giorni da Bari hanno creato in me una forte commozione interiore, non senza una risonanza di quella «speranza che non delude» (Rm 5,5). La “piccola bambina” (C. Peguy) mi ha consolato e mi ha dato la certezza che ora sei immerso nell’adorazione della SS. Trinità insieme con gli angeli e i santi, anche con quelli della nostra Diocesi e soprattutto con quelli il cui riconoscimento ecclesiale è stato possibile per il tuo instancabile impegno nel portare avanti l’iter processuale.