
Un’ora. Solo una. Il tempo di fermarsi a pregare. Una
appena. Ma basta, può bastare, se il gesto vale a
contenere il significato che intende avere e che
certamente avrà, a porsi per quello che vuole essere e
sicuramente sarà, a patto che se ne colga l’importanza, la
portata, lo spessore e non degradi a puro evento mediatico, per
quanto senza dubbio lo sia, ma rimanga spirituale innanzitutto e
perciò denso nel valore evangelico ed ecumenico insieme, già
nella forma della genuflessione e poi nella sostanza del
messaggio. Un’ora sola. Sulla tomba di don Tonino Bello, tra
pochi giorni, venerdì 20 aprile, quando papa Francesco si fermerà
in raccoglimento sulla sepoltura del vescovo, ad Alessano, a 25
anni esatti dalla sua morte. Omaggio al potere dei segni.