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Il Natale è forse diventato come un’antica anfora romana?

Qualche anno fa, avvicinandosi la festa del Natale, don Tonino Bello inviò i suoi ormai famosi “auguri scomodi”. Il suo intento era quello di risvegliare le coscienze circa il valore di questa ricorrenza cristiana. Anche lo scrittore Alberto Moravia ha scritto sul tema del Natale parole che invitano a riflettere. «Il Natale – egli afferma – mi fa pensare a quelle anfore romane che ogni tanto i pescatori tirano fuori dal mare con le loro reti, tutte ricoperte di conchiglie e di incrostazioni marine che le rendono irriconoscibili. Per ritrovare la forma, bisogna togliere tutte le incrostazioni. Così il Natale. Per ritrovare il significato autentico bisognerebbe liberarlo da tutte le incrostazioni consumistiche (festaiole, abitudinarie e cerimoniose). Poi si vedrebbe».