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Il cammino quaresimale e il cammino de “L’Anello del Bello” 

Omelia nella prima domenica di Quaresima
Chiesa san Nicola Magno, Salve, 26 febbraio 2023.

Cari fratelli e sorelle, 

c’è una bella concomitanza in questa prima domenica di quaresima, tra il cammino quaresimale che abbiamo iniziato il mercoledì delle ceneri e che oggi rinnoviamo con questa domenica di quaresima e il cammino spirituale che si svolgerà con il sentiero de “L’Anello del Bello”. Se riflettiamo attentamente, scopriremo che ci sono delle analogie tra il cammino quaresimale e quello dei pellegrini che si metteranno in cammino su questo tracciato. 

Il primo elemento è che la quaresima è un cammino. Fin dal mercoledì delle ceneri e poi in atre orazioni, preghiamo il Signore con queste parole: «Signore aiutaci a compiere un cammino di vera conversione, un cammino battesimale e penitenziale».  In questa prima domenica di quaresima chiediamo al Signore di accompagnarci in questo cammino interiore per rendere la vita più bella e più simile a quella di Gesù. È lui il nostro modello e il nostro maestro. Non possiamo stare fermi, essere sempre gli stessi, ma dobbiamo chiedere al Signore di trasformare la nostra esistenza per assomigliare sempre di più a lui. 

La stessa cosa si fa con il cammino de “L’Anello del Bello”. Si fa un percorso da una tappa all’altra, da una città all’altra, riflettendo su alcuni tanti aspetti della vita e dell’insegnamento di don Tonino, fino a raggiungere la sua tomba ad Alessano. La vita cristiana non è stare fermi, ma è un pellegrinaggio, un “esodo”, una uscita dal proprio egoismo. La prima condizione spirituale è essere attenti e vigilanti. 

In secondo luogo, il cammino si caratterizza per le sue tappe. Ogni domenica di quaresima, è una tappa. La parola di Dio, ogni volta, ci suggerisce un tema particolare su cui noi dobbiamo puntare la nostra riflessione. Oggi, il tema è quello della tentazione, domenica prossima sarà il tema della trasfigurazione e poi gli altri temi, di domenica in domenica. Ogni domenica, percorriamo una tappa, sostiamo e riflettiamo alla luce della parola di Dio su un tema particolare. La stessa cosa avverrà quando i pellegrini si metteranno in cammino per raggiungere le varie tappe de “L’Anello del Bello”. 

Dopo la Messa scopriremo davanti alla Chiesa una pietra miliare, un piccolo cippo che rappresenta una delle tappe del percorso di questo pellegrinaggio. Ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione per aver aderito a questo progetto e per essersi coinvolti in questa iniziativa. Estendo il ringraziamento ai sindaci degli altri paesi della nostra diocesi e della diocesi di Otranto. 

Il cammino comporta fatica, soprattutto se è fatto a piedi. Richiede un esercizio fisico, e prima di ogni altra cosa di rinunciare alle comodità. Di solito, si mettono scarpe comode e vestiti rispondenti all’impresa che si deve compiere. Non è un cammino facile. Ci sono dei pericoli. Ci si può stancare. Anche il cammino quaresimale è una lotta contro le tentazioni. 

La tentazione esige vigilanza per non lasciarsi coinvolgere dal male. Il vangelo di Matteo afferma che il demonio va da Gesù per tentarlo. Anche la prima lettura richiama la tentazione di Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden. Il serpente suggerisce alla donna di mangiare il frutto di quell’albero, contravvenendo al comando di Dio. Anche noi siamo soggetti alla tentazione. Bisogna vigilare, ascoltare la Parola di Dio, discernere i buoni consigli. Tutte le volte, Gesù risponde al demonio dicendo: «Sta scritto». Il punto di riferimento è sempre alla parola di Dio. Questo è l’antidoto per superare le difficoltà. 

Quando si fa un cammino ci sono delle carte che indicano il sentiero da percorrere. Bisogna seguire quella traccia per non smarrire la strada. Anche “L’Anello del Bello” si muove secondo precise indicazioni stradali per andare da una tappa all’altra, seguendo il giusto itinerario. Si tratta di un cammino da fare fa insieme. Il pellegrinaggio si può fare anche da soli, ma è bello viverlo con gli altri. 

Ogni cammino ha una meta da raggiungere. La meta indica la direzione e la finalità del viaggio. Avere una meta nella vita è molto importante. Purtroppo il tempo moderno induce a “vivere alla giornata”, a “prendere quello capita”, a non “porsi molti problemi”. La Quaresima è finalizzata alla Pasqua, alla morte e risurrezione di Gesù. “L’Anello del Bello” invita a raggiungere la tomba di don Tonino, per capire da lui il senso e il valore dell’esistenza. 

Viviamo questa liturgia con questi sentimenti e percorriamo con gioia il cammino quaresimale che ci porterà ad incontrare Cristo Risorto.