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Desiderio desiderarvi. Omelia nella Messa della presentazione di Gesù al tempio. Cattedrale, Ugento 2 febbraio 2015

La giornata della vita consacrata cade nella festa della Candelora. La ‘festa delle luci’ (cfr. Lc
2,30-32) ebbe origine in Oriente con il nome di ‘Ipapante’ cioè festa dell‘Incontro’. Maria e
Giuseppe portarono Gesù al tempio per presentarlo al Signore. Subito le braccia di un uomo e di
una donna se lo contesero. Gesù è accolto da un anziano e un’anziana, due indomiti innamorati di
Dio che hanno occhi velati dalla vecchiaia, ma ancora accesi dal desiderio. Gesù appartiene a tutti
gli uomini e le donne assetati di Dio, a quelli che non smettono di attendere e sognare, come
Simeone; a quelli, come Anna, che sanno vedere oltre e si incantano davanti a un bambino perché
vedono in lui la realizzazione delle loro più profonde attese e aspirazioni. Il desiderio, che richiama
le stelle del cielo (de-sidera), contiene «la dimensione della veglia e dell’attesa, dell’orizzonte
aperto e stellare».