
Comunicazione di mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, l’8 maggio 2021 ad Andria, nella Giornata nazionale di studi agostiniani su uno studioso di S. Agostino nella Puglia del primo Novecento. Mons. Giuseppe Ruotolo.
“Certo, se vi sono delle buone pecore, vi saranno anche buoni pastori; perché dalle buone pecore si formano i buoni pastori.”Come non pensare al percorso di vita che ha formato un pastore, se non come ad un contesto umano, culturale ed ecclesiale che ha lasciato traccia nella sua fisionomia spirituale? Perciò, poiché le ricerche storiche sulla personalità e il magistero di monsignor Giuseppe Ruotolo sono state numerose, e ad esse oggi si aggiungono anche gli studi sul suo pensiero filosofico, mi sono proposto di soffermarmi sul primo periodo del suo ministero presbiterale, quasi inesplorato. La “fase andriese” di don Giuseppe Ruotolo, della sua formazione e del suo ministero pastorale, e il ricco contesto in cui molto ricevette e molto donò con intelligenza e carità, divengono ora l’oggetto della nostra attenzione, perché non sfugga che questo degnissimo figlio della Chiesa di Andria, proprio in essa ha recepito tanto di quanto poi ha donato nel suo ministero episcopale.