
Cari fratelli,
in questi giorni, mentre preparavo l’incontro con voi, mi sono trovato più
volte a invocare la «visita» dello Spirito Santo, di Colui che è “il soave persuasore dell’uomo interiore”. Veramente, senza la sua forza “nulla è nell’uomo, nulla
senza colpa” e vana rimane ogni nostra fatica; se la sua “luce beatissima” non ci
invade nell’intimo, restiamo prigionieri delle nostre paure, incapaci di riconoscere che siamo salvati solamente dall’amore: ciò che in noi non è amore, ci allontana dal Dio vivente e dal suo Popolo santo.