Ancora nessun commento

Avvenire Dicembre 2016

ndiamo fino a Betlemme» (Lc 2,15) ripetevano l’uno l’altro i pastori mentre si incamminavano verso la meta indicata dai messaggeri celesti. Intuivano che quella sarebbe stata una notte indimenticabile. La voce che scendeva dal cielo
li aveva colti mentre, con gli occhi assonnati, stavano vegliando sul
gregge e, sia pure un po’ storditi e trasognati, riuscivano a cogliere
l’intensità dell’atmosfera che si era venuta a creare. Avvertivano che
vi era qualcosa di indescrivibile e irripetibile in quell’avvenimento trascendente e inafferrabile che, tuttavia, si rivelava proprio davanti ai loro occhi: un bambino nasceva e sorrideva in una notte
incantata per insegnare a tutti l’amore, l’umiltà e la misericordia.