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Ancora su Papa Galeazzo

ANCORA SU PAPA GALEAZZO

Diffondo questa nota del 1979 dopo aver letto un recente scritto di Elio RIA, L’arciprete di Lucugnano in “Il delfino e la mezza luna”, periodico della Fondazione Terra d’Otranto, 3, 2014, n. 1, pp. 97-100, con la rilettura di quanto “Papa Caliazzu” fece e disse.

Questi, protagonista dei “cunti” o “culacchi”, non fu mai arciprete del piccolo centro meridionale. Realmente è esistito don Galeazzo De Palma.

Giovanni Cosi nel 1974 (Papa Galeazzo tra mito e realtà in M. Paone, a cura di, Studi di storia pugliese in onore di Giuseppe Chiarelli, III, Congedo, Galatina 1974, pp. 125-130) e poi io stesso nel 1979 (Ancora su Papa Galeazzo, “Rassegna Salentina” 4-5, 1979, pp. 31-36). Abbiamo edito documenti che ne attestano la presenza in quel paese; successivamente, nel 1986, Cosi ha ipotizzato che il prete di Lucugnano non sarebbe sfuggito all’azione riformatrice del carmelitano Desiderio Mazzapica vescovo di Ugento dal 1566 al 1593 (G. COSI, Papa Caliazzu dal mito alla realtà in “Leucadia”, Società di Storia Patria per la Puglia – sezione di Tricase, 1, 1986, pp. 55-62). Ma ad oggi, non è stata ritrovata la documentazione che la giustifichi.

Frattanto, i “Cunti di Papa Caliazzu” continuano a far ridere e le loro edizioni si rinnovano dopo il rilancio che di essi fece Michele Paone nel 1973 (Il breviario di Papa Galeazzo, a cura di Michele PAONE, Congedo, Galatina 1973); è discutibile la versione dialettale fatta da Carlo V. Greco e Niny Rucco (Li culacchi te papa Galeazzu cuntati in dialettu, Congedo, Galatina 2008) con disegni che hanno poco a dire di Papa Galeazzo e dei suoi tempi.

Ugento, 20 giugno 2016

Mons. Salvatore Palese

Direttore dell’Archivio Storico